Le categorie FP Cgil, Cisl FP e la maggioranza delle RSU, hanno sottoscritto oggi la preintesa del Contratto Collettivo Decentrato Integrativo del Comune di Modena per il triennio 2018-2020.

L’Accordo interessa i circa 1550 lavoratori del Comune e arriva dopo intensi mesi di contrattazione. Infatti questo è il Contratto di prima applicazione dopo l’introduzione del nuovo CCNL Funzioni Locali, sottoscritto il 21 maggio 2018.

“Il Contratto oggi sottoscritto – dicono Fabio De Santis, Segretario Generale Provinciale della FP/Cgil e Sabrina Torricelli, della Cisl/FP – è orientato ad intercettare una parte della questione salariale che riguarda i lavoratori del Comune. Infatti, dopo quasi dieci anni, i lavoratori torneranno a vedersi riconosciuti gli avanzamenti economici con il salario accessorio, attraverso le progressioni economiche orizzontali”.

Nel triennio 2018-2020 il 75% delle lavoratrici e dei lavoratori del Comune sarà interessato da un avanzamento di categoria economica. Saranno infatti circa 1100 i lavoratori che potranno accedere a questo incremento della retribuzione.

“Con questo Contratto – dicono ancora dal sindacato – si creano le condizioni per intercettare tutti i lavoratori entro il 2021 e per mettere a regime nuovamente una ciclicità di tali avanzamenti. Per fare questo sarà anche necessario sottoscrivere un nuovo CCNL, già scaduto al 31 dicembre 2018, che tra gli obbiettivi dovrà avere quello di potenziare gli strumenti per una contrattazione decentrata più efficace di quella che abbiamo avuto negli anni scorsi in tutta la Pubblica Amministrazione”.

Il Contratto Decentrato sottoscritto riordina tutto il sistema indennitario, in linea con quanto contenuto nel CCNL, istituendo l’indennità di condizioni di lavoro, che porta ad una semplificazione dell’intero impianto; introduce le specifiche responsabilità per tutte le categorie economiche; declina la sezione specifica per la Polizia Locale, istituendo l’indennità di servizio esterno e l’indennità di funzione, che porta ai lavoratori del Settore a vedersi nella busta paga di ogni mese questi riconoscimenti economici.

Il Contratto estende, inoltre, le tutele economiche per il personale assunto a tempo determinato; incrementa l’indennità di reperibilità portandola da 10.33 euro a 13 euro per turno.

“Con questo contratto – aggiungono De Santis e Torricelli – interveniamo anche sul tema del rapporto tra il tempo di lavoro e il tempo di vita, introducendo il lavoro agile per almeno il 10% del personale entro il 2020 e dando una migliore definizione e fruibilità per il ricorso al tempo parziale”.

Contemporaneamente FP/Cgil e Cisl/FP hanno sottoscritto con il Comune anche il Protocollo per il prolungamento estivo per le prime due settimane di luglio. Per quanto riguarda le condizioni lavorative, tra le novità rispetto alla fase sperimentale, vanno segnalate l’incremento dell’indennità giornaliera per la durata del prolungamento, pari a 30 per il personale docente ed educativo e 25 euro per i collaboratori scolastici; l’estensione dell’indennità ai tempi determinati; l’aumento di ore di gestione che porterà ad un giorno di compensazione aggiuntivo in corso d’anno rispetto al Protocollo precedente; l’ingresso dei tempi determinati per formare il contingente minimo per garantire la continuità educativa.

“Con gli accordi sottoscritti – dicono infine Fabio De Santis e Sabrina Torricelli – intendiamo riaffermare l’importanza della contrattazione per determinare il miglioramento collettivo delle condizioni dei lavoratori. Riteniamo questo Decentrato un punto di apertura di una nuova stagione negoziale, che dovrà avere ulteriori sviluppi, apertasi con il rinnovo del CCNL. È necessario che al più presto si aprano le trattative per rinnovare i Contratti Nazionali per il triennio 2019-2021. Al momento dal Governo non sono ancora arrivate le risposte concrete per aprire la contrattazione. Per questo motivo il prossimo 8 giugno le Categorie del Pubblico Impiego di Cgil, Cisl e Uil, saranno in Piazza del Popolo a Roma per chiedere le risorse per il rinnovo e un piano straordinario per le assunzioni. Nel frattempo abbiamo già chiesto al Comune di Modena l’apertura del tavolo per definire il piano occupazionale 2019, attraversato da un’uscita maggiore di dipendenti per via della quota 100. Coperture che possono essere già programmate nel corso dell’anno corrente per non sguarnire i servizi e per non creare disagi ai lavoratori e ai cittadini”.