“In poche ore sono giunte a Federconsumatori diverse segnalazioni rispetto a truffe consumate ai danni di anziani della nostra provincia. I truffatori si presentano alle porte delle abitazioni, con grandi sorrisi ed un cartellino ben in vista. I nomi delle aziende, spesso evocano qualcosa di serio e solido, come quelli di storiche aziende del settore, non più esistenti.

Sono soggetti dalla durata brevissima, spesso con sede a Calcinate (Bs), una vera e propria capitale delle truffe dei rilevatori gas. Negli ultimi anni sono stati inquisite numerose aziende bresciane gestite da stranieri, forse prestanome.

Cartellino in vista, grandi sorrisi, l’allusione a far parte di un importante soggetto, la dichiarazione verbale circa l’obbligo di dotarsi di apparecchi che rilevano le fughe di gas. Rilevatori la cui utilità è tutta da dimostrare e la cui installazione non è obbligatoria. Una sola cosa è certa: il prezzo è oltre venti volte superiore ai modelli più economici in commercio. Infine la comodità di un pagamento col bancomat e la consegna immediata del materiale”.

“L’ultimo caso – spiega Federconsumatori – è quello di un signore ultraottantenne, convinto all’acquisto di un rilevatore gas metano alla bella cifra di circa 800 euro, controfirmando una fattura piena di scorrettezze, tra le quali l’assenza del diritto di recesso. Diritto che è stato esercitato tramite Federconsumatori, nella speranza che nel frattempo la ditta non sparisca, come può accadere con questi soggetti.

Nella crescita di un generale senso di insicurezza tra le persone non può essere sottovalutata la microcriminalità economica, della quale questa vicenda è un buon esempio. L’invito di Federconsumatori è quello, rivolto alla politica ed alle Forze dell’Ordine, di non considerare come un tema minore quello delle truffe e delle frodi consumate sulla porta delle case, spesso nei confronti delle persone più deboli”.