Un gioco di squadra per sollecitare i cittadini a effettuare i trattamenti larvicidi e a curare orti e giardini, per limitare al massimo la diffusione delle infezioni trasmesse dalle zanzare, come i virus West Nile, Zika, Dengue, Chikungunya e altri. Arrivano i primi caldi e l’Azienda USL di Modena si appella alla responsabilità delle comunità con un progetto pilota di sensibilizzazione, “Adotta una Scuola”, ideato nella nostra provincia e proposto anche alla Regione Emilia-Romagna.

L’obiettivo è creare zone “cuscinetto” nelle aree in cui sono presenti asili nidi, scuole dell’infanzia e scuole primarie, a protezione dei bambini… e dei loro familiari, in particolare i nonni. Sono queste infatti le categorie più colpite dai fastidi e dai rischi delle punture di zanzare e altri insetti, come i pappataci. In queste aree, i residenti sono invitati, anche tramite interventi porta a porta, a effettuare regolarmente i trattamenti larvicidi necessari a limitarne la proliferazione e a prestare attenzione ai ristagni d’acqua. Il progetto ha come capofila i Comuni di Carpi, Camposanto, Maranello e Formigine, ma potrà essere progressivamente esteso su tutta la provincia.

“La gestione virtuosa di un’area limitata come può essere il parco di una scuola, da sola, non è sufficiente a contenere i livelli di infestazione – spiega Giovanni Casaletti, direttore del Servizio di Igiene pubblica dell’Azienda USL –. Solo il 35-40% di tombini e caditoie si colloca in aree pubbliche, mentre il restante si trova in aree private. Quindi gli sforzi e le azioni delle pubbliche amministrazioni non sono sufficienti a contrastare in modo sufficientemente efficace l’infestazione da zanzare. La vera sfida è dunque rappresentata dal coinvolgimento di ciascun cittadino nelle strategie di prevenzione e lotta alla zanzara tigre, alla zanzara comune e ai pappataci, anch’essi responsabili di malattie: vi sono semplici comportamenti che chi risiede vicino a una scuola è invitato ad applicare con attenzione e regolarità. Comportamenti che sono validi per tutti e, se condivisi da tutti, consentono una più ampia protezione dell’intera collettività e in particolare dei più fragili, come bambini e anziani”.

  • effettuare gli appositi interventi larvicidi in tombini, caditoie, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche (anche negli scantinati e nei parcheggi sotterranei);
  • svuotare subito qualsiasi tipo di contenitore in cui possa raccogliersi l’acqua piovana (anche in minime quantità) come innaffiatoi, sottovasi, giochi per bambini, ecc
  • tenere puliti i cortili e le aree all’aperto da erbacce, sterpaglie e rifiuti di ogni genere;
  • svuotare le fontane e le piscine non utilizzate o eseguire gli adeguati trattamenti larvicidi
  • evitare che si formino raccolte d’acqua in aree di scavo, teloni, bidoni, pneumatici e altri contenitori utilizzati per attività lavorative (cantieri, gommisti, aziende agricole, ecc) o personali (orti e giardini)
  • se serve mantenere depositi idrici, questi devono avere copertura ermetica o con reti a maglie fitte

Nel corso degli incontri effettuati, fin dallo scorso marzo, coi tecnici e con la cittadinanza dei quattro comuni aderenti sono state identificate le scuole e sono state programmate le iniziative porta a porta che forniranno ai cittadini informazioni specifiche sulle modalità di gestione dei propri giardini e orti. A fine maggio si è inoltre conclusa una prima fase di interventi pubblici informativi dell’Azienda USL di Modena sul territorio sul tema delle “arbovirosi”, le infezioni trasmesse da zanzare e pappataci e sulle iniziative di prevenzione, sancendo così anche l’avvio del progetto “Adotta una Scuola”.
“Per i destinatari del progetto è stato realizzato anche un vademecum (consultabile da tutti sul portale Ausl al link www.ausl.mo.it/dsp/zanzara) per conoscere meglio gli insetti e le relative misure di prevenzione dalle infestazioni. In certi periodi dell’estate, caratterizzati da elevati livelli di circolazione, sarà comunque fondamentale la protezione personale dalle punture – conclude Casaletti – come e principale azione per evitare di contrarre infezioni che possono avere esiti anche gravi sulla nostra salute”.

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foto: da sinistra Luigia Iacoviello, Settore ambiente Comune di Carpi; Giovanni Casaletti, direttore Servizio Igiene pubblica Azienda USL di Modena; Stefania Ascari, direttrice del Distretto sanitario di Carpi; Stefania Gasparini, Assessore all’istruzione Comune di Carpi