Benché feritosi durante il furto e’ riuscito a portare a compimento il colpo, impossessandosi del fondo cassa del bar e darsi alla fuga certo di essersi assicurato bottino e impunità. Ha fatto i conti senza l’oste in quanto le indagini dei carabinieri della stazione di Cavriago hanno assicurato alla giustizia il malvivente che il 18 ottobre 2017 dopo aver sfondato il vetro di una finestra di un bar del paese si è introdotto all’interno asportando il fondo cassa custodito nel registratore di cassa.

Questa a grandi linee la premessa della vicenda che ha visto i carabinieri di Cavriago denunciare alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia con l’accusa di furto aggravato un 32enne del paese con specifici precedenti in materia di reati contro il patrimonio. La svolta investigativa grazie all’eccezionale connubio tra le indagini tradizionali condotte dai carabinieri di Cavriago e quelle di laboratorio a cura del RIS di Parma. All’atto del sopralluogo di furto infatti i carabinieri di Cavriago avevano modo di accertare che il malvivente nello sfondare il vetro della finestra si era ferito lasciando tracce di sangue dovunque: sul vetro antisfondamento, per terra e nei pressi della cassa. Il sangue veniva repertato e inviato al RIS di Parma per le relative indagini di laboratorio.

C’è voluto del tempo (non per certo per le analisi in sé, ma per la “coda di attesa”) ma, alla fine, il ladro è stato individuato. Il profilo del DNA ricavato è risultato riconducibile al 32enne abitante a Cavriago. La probabilità casuale di individuare un altro soggetto con lo stesso profilo genotipico è una su 9 miliardi di individui scelti a caso. Chiuso il cerchio il malvivente è stato denunciata alla Procura reggiana in ordine al citato riferimento normativo violato.