Una organizzazione nazionale dedita alla contraffazione e al commercio di capi d’abbigliamento è stata sgominata dalle Fiamme Gialle. Proprio a Modena aveva sede il nucleo operativo dell’organizzazione che si riforniva di capi d’abbigliamento grezzo da Bari e da Brindisi. In Puglia esistevano laboratori che, parallelamente alla produzione ufficiale, rifornivano l’organizzazione di materiale grezzo. Tra Modena, Carpi e Campogalliano i capi d’abbigliamento venivano assemblati con etichette, marchi e bottoni contraffatti ma identici agli originali.


52.000 capi d’abbigliamento sportivi delle migliori marche, rigorosamente contraffatti, sono stati sequestrati insieme a 3 capannoni industriali ed oltre un milione di oggetti falsificati. L’operazione della Guardia di Finanza si è mossa dalle indagini coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Modena Mirko Margiocco che, partendo da un sequestro di 63.000 capi contraffatti la scorsa primavera, è arrivata a ricostruire le fitte ramificazioni di una organizzazione a delinquere dedita alla contraffazione e al commercio di capi d’abbigliamento. 35 le persone denunciate, 3 delle quali modenesi, intorno alle quali ruotava in traffico dell’organizzazione. Si tratta di P.R. 39 enne, giudicato la mente dell’organizzazione. Con lui operavano due donne, C.S. di 37 anni e T.V. di 31 anni.