I commercianti preparano la “protesta fiscale” contro il rincaro della tassa sulle insegne e pubblicità.
E’ stato recapitato in questi giorni a tutti gli operatori un avviso che invita a versare la differenza dovuta in seguito alla rideterminazione delle tariffe dell’imposta sulla pubblicità, come dispone un decreto emesso in febbraio dal Governo Amato. Commenta Riccardo Grassi, presidente Confcommercio Sassuolo: “Una beffa per tutti gli operatori, i quali devono pagare un’aggiunta relativa ad un’imposta che non solo credevamo di aver già pagato per l’anno in corso ma che, come prevede un disegno di legge della Finanziaria che ci auguriamo venga presto approvato, dal prossimo anno non dovrebbe nemmeno esistere”.


”Come forma di protesta — propone Ascom — invitiamo tutti a pagare quanto dovuto, nel rispetto della legge e ligi ai doveri di ogni contribuente, effettuando però il versamento negli ultimi giorni utili, considerando che la data di scadenza fissata è il 30 novembre”.
Se tutti si comporteranno come propone Confcommercio il risultato potrebbe in effetti essere la crisi dei sistemi contabili del ministero e quindi un segnale di protesta con qualche effetto concreto.