Il Modena torna al successo dopo
due sconfitte consecutive e ferma la Reggina, in serie positiva
da nove giornate, ma priva all’ ultimo momento di Dionigi. Nella
sfida del ‘Braglia’, giocata in prevalenza sotto la pioggia, l’
attacco piu’ forte della serie B, quello del Modena, ha avuto il
sopravvento sulle difesa meno battuta.


La Reggina infatti nella fase iniziale della partita ha
subito tre gol in cinque minuti, quasi gli stessi incassati in
dieci giornate, appena quattro. Merito della squadra di casa, ma
soprattutto di un Andrea Fabbrini particolarmente ispirato. In
pratica le tre reti che hanno subito impresso alla partita un
andamento quasi a senso unico, sono il frutto delle giocate
dell’ attaccante. Al 7′ il primo gol: Fabbrini apre sulla tre
quarti per Balestri che gli restituisce il pallone con un lungo
lancio, il bomber dalle retrovie coglie il tempo giusto e al
volo di sinistro va in rete. Tre minuti dopo il raddoppio:
sempre Fabbrini dal vertice dell’ area grande inventa un
pallonetto che coglie di sorpresa Belardi. Il tocco del modenese
e’ perfetto per un gol da cineteca. Il Modena, cinico piu’ che
mai, insiste nella sua azione: Fabbrini all’ 11′ scappa sulla
sinistra, nessun difensore ospite riesce a fermarlo, poi l’
assist per Veronese e’ un invito a nozze, e per la punta e’ un
gioco da ragazzi segnare. Sul 3 a 0 la partita sembra gia’
decisa, il Modena tiene sotto controllo la situazione, mentre la
Reggina non accenna a reagire. Con Ballotta, premiato a inizio
partita per le 200 presenze con la maglia del Modena,
praticamente inoperoso, i calabresi hanno una buona opportunita’
al 42′ per riaprire la gara, in contropiede con Vicari, ma il
salvataggio di Mayer e’ provvidenziale. Nella ripresa la partita
non cambia volto. Fabbrini al 21′ e’ nuovamente pericoloso su
passaggio di Pasino, Vargas salva. Al 34′ accenno di reazione
della Reggina con La Canna che serve Cozza il quale, da
posizione ravvicinata, accorcia le distanze. E’ l’ unico
pericolo per la squadra di casa che poi controlla agevolemente
fino al fischio di Braschi.