I tabaccai ed i rivenditori
autorizzati di valori bollati, francobolli e foglietti cambiari
potranno restituire, ai loro centri di approvvigionamento,
quelli denominati in lire a partire dal 1 gennaio 2002 fino al
28 febbraio 2002, ottenendo in cambio l’equivalente in bollati
denominati in euro.

Il provvedimento, su quale nei mesi scorsi
si erano levate polemiche da parte dei rivenditori cui non era
stata data nessuna indicazione in merito ad eventuali rimborsi o
sostituzioni, e’ contenuto nella Gazzetta Ufficiale numero 274
del 24 novembre 2001, ed e’ una delle modifiche apportate in
sede di conversione al Decreto Legge sull’euro dello scorso 25
settembre.
”I tabaccai e gli altri rivenditori autorizzati alla vendita
al pubblico dei valori bollati – si legge sulla G.U. – possono
restituire al loro punto di approvvigionamento i valori,
compresi i foglietti cambiari, privi dell’indicazione in euro a
decorrere da 1 gennaio 2002 e non oltre il 28 febbraio 2002,
ottenendo contestualmente sostituzione con valori di
corrispondente importo in euro, al netto dell’aggio a suo tempo
percepito, previa verifica dell’assenza di abusi e
falsificazioni nei valori conferiti”. L’articolo, che riguarda
i valori bollati e i foglietti cambiari, ”si applica anche ai
valori postali, ancorche’ gli stessi non siano dichiarati
ufficialmente fuori corso per l’affrancatura”.
”E’ una cosa per la quale ci siamo battuti – commenta Sergio
Baronci, segretario generale delle Federazione Italiana Tabaccai
– Vediamo quindi con soddisfazione che e’ stata risolta. Si
correva il rischio che i tabaccai rimanessero con enormi
quantita’ di valori denominati in lire invenduti. Il rischio
pero’ non era solo per gli esercenti, perche’ nell’ultimo
periodo sarebbe finita che i tabaccai non si sarebbero
approvvigionati per limitare le perdite e la clientela avrebbe
avuto quindi un cattivo servizio”.