I carabinieri del nucleo
operativo di Reggio Emilia hanno messo a segno altri tre arresti
nell’ ambito dell’ operazione ”taxi driver”, che il 26 novembre
scorso aveva consentito di sgominare, con 9 ordinanze di
custodia cautelare, una banda di albanesi accusati di una lunga
serie di rapine e furti in ville del nord Italia.

Questa volta sono finiti in manette due albanesi, entrambi
pregiudicati, Ferdinand Luka, 32 anni, residente a Milano e
Eduart Hidrey, 27 anni, senza fissa dimora, bloccati in un bar
di Cologno Monzese (Milano) ed un italiano, Michele Rossi, di
Apricena (Foggia), 41 anni, che si trovava in un appartamento di
via Ceva a Milano dove risiedeva insieme alla moglie. Rossi, che
nella banda aveva l’ incarico di piazzare la refurtiva
proveniente dalle rapine, ha cercato di fuggire dal balcone
dell’ abitazione situata al primo piano, ma è stato bloccato
dai militari appostati fuori dalla casa.
Le perquisizioni operate dai militari nell’ ambito delle
indagini hanno permesso di sequestrare altra refurtiva
costituita da monili in oro, contante e telefoni cellulari per
un valore di circa 40 milioni. Parte della refurtiva era in
possesso di una donna milanese definita ”insospettabile”, di
48 anni, T.M, che è stata denunciata per ricettazione.
Le indagini, supportate da intercettazioni telefoniche ed
ambientali a carico dei tre componenti della banda, che erano
sfuggiti alla cattura alla fine di novembre, hanno permesso di
acquisire forti elementi probatori per una rapina compiuta la
sera del 10 dicembre ai danni di un carpigiano, che li aveva
sorpresi durante un tentativo di furto, e gravi indizi di
colpevolezza per alcune rapine compiute nei mesi di giugno e
luglio del 2001 in alcune località delle province di Verona,
Modena e Brescia.
L’ inchiesta, coordinata dal pm di Reggio Emilia Lucia Russo,
è stata denominata ”taxi driver” perchè i componenti della
banda erano soliti spostarsi in taxi per piazzare la refurtiva,
al fine di eludere i controlli delle forze dell’ ordine.