Una banda di ricettatori moldavi e rumeni che stava per spedire in Romania refurtiva per 300 milioni di lire, materiale rubato a Modena e dintorni tra Natale e Capodanno, è stata individuata nel corso di un’indagine condotta da Carabinieri e Polizia Municipale, iniziata lo scorso mese di agosto.

Nell’agosto scorso, i vigili incapparono in uno strano giro di ragazze alloggiate in un appartamento del centro cittadino che, ogni sera, venivano condotte sui viali della tangenziale di Bologna, dove venivano costretta a prostituirsi.
E’ così partita la segnalazione ai carabinieri del reparto operativo che ha fatto emergere l’intensa attività di un rumeno 25enne, che non si limitava a fare da accompagnatore; l’uomo, infatti, oltre a tenere libera la zona delle sue “protette” da possibili concorrenti, custodiva presso un appartamento al civico 235 di Via Pelusia a Modena, un ingente quantitativo di merce, frutto di quattro furti eccellenti avvenuti in città e provincia gli ultimi giorni dello scorso anno. Per l’uomo ed altre 5 persone (3 rumeni e 2 moldavi) che alloggiavano nello stesso appartamento,
è scattata l’accusa di ricettazione con relativo fermo di polizia giudiziaria. La posizione di 4 ragazze, trovate pure loro nell’appartamento, sarà ora passata al vaglio degli inquirenti. Le indagini proseguono per cercare di capire se i sei
facessero capo ad una vera e propria organizzazione, specializzata nell’export di refurtiva modenese.