Scelte di bilancio difficili, nel contesto di una finanziaria di tipo centralista che riduce ulteriormente le entrate e limita l’autonomia finanziaria dei Comuni, ma scelte importanti soprattutto nella volontà di privilegiare la famiglia, come elemento centrale nella politica comunale.


Per esempio, le nuove tariffe Ici: l’aliquota per la prima casa diminuisce al 4 per mille, il minimo; diminuisce poi al 4 per mille l’aliquota per i nuovi contratti d’affitto registrati a canone “concordato”, con durata 3+2 anni; infine non è stata aumentata, rimanendo al 5,5 per mille, l’aliquota per le case affittate con contratto registrato ad inquilini che le utilizzano come abitazione principale.
Nel predisporre il proprio bilancio 2002 il Comune di Sassuolo, per rispettare i vincoli della Legge Finanziaria, ha previsto anche: di non applicare a Sassuolo anche quest’anno l’addizionale IRPEF; il processo di privatizzazione delle Farmacie comunali; l’esternalizzazione della gestione della cucina centralizzata; un aumento della tassa rifiuti solidi urbani solo nella misura necessaria per coprire i sempre maggiori costi del servizio.
Inoltre, nessun aumento delle rette e tariffe per i servizi a domanda individuale.
Anche in occasione di questo Bilancio di previsione, infatti, impegno della Giunta sassolese è promuovere una politica fiscale che tenga conto delle diverse tariffe e tasse a carico dei cittadini e che, agendo su di esse, possa applicare in modo complessivamente equo il carico tributario.
L’Amministrazione Comunale, avendo effettuato la scelta di approvare il Bilancio entro il 31 dicembre 2001, al fine di evitare il ricorso all’esercizio provvisorio, ha dovuto utilizzare i parametri indicati dalla Legge Finanziaria così come emendato al Senato.