In Emilia Romagna solo una ridotta percentuale di famiglie, il 3,3% pari a 50 mila famiglie, vive sotto la soglia di povertà, contro una media nazionale del 10,4%.

E’ questo uno dei risultati del rapporto su “Mercato del lavoro ed esclusione sociale in Emilia-Romagna”, presentato nel corso di un convegno promosso dall’Assessorato al lavoro e formazione professionale della Regione Emilia-Romagna.
Ricorrendo ai risultati di indagini svolte dall’Istat dal ’96 al 2000, dal rapporto
emerge come, a fronte di una ridotta quota di famiglie che vive sotto la soglia della povertà e di un contesto socio-economico che si conferma tra i migliori a scala nazionale, sono tuttavia numerosi coloro che, nella nostra regione, hanno vissuto una condizione di difficoltà economica, in relazione, ad esempio, all’acquisto della casa; in percentuale si parla del 30,4% dei residenti in Emilia-Romagna.
Assai più alta della media nazionale, invece, l’incidenza, quale fattore di difficoltà economiche, dell’avvio di attività lavorative, che dall’8% passa in regione al 13%.