Con l’ esecuzione di 13 ordinanze
di custodia cautelare per spaccio di stupefacenti, la Squadra
Mobile della Questura di Bologna, ha concluso una grossa operazione antidroga
cominciata nei mesi scorsi. La zona di spaccio, oltre Bologna, era estesa alle città di Modena e Reggio Emilia.

L’operazione ha portato a 38
arresti complessivi, nonchè al sequestro di 6 kg. di eroina, 600 gr. di cocaina e
1 kg. di marijuana, per un valore sul mercato di quasi un
milione di euro (circa due miliardi). L’ organizzazione, guidata da un gruppo di pugliesi, avrebbe
gestito in collaborazione con nordafricani lo spaccio da strada
in Emilia, più precisamente a Bologna, Modena, Reggio Emilia, e in alcune città
delle Marche, facendo arrivare la droga dalla Puglia. Secondo
gli investigatori -l’ indagine è coordinata dal pm bolognese
Elisabetta Melotti- a capo dell’ organizzazione sarebbe stato un
barese di 39 anni, Domenico Di Gioia, che gestiva insieme a un
socio, Andrea Architetto, 23 anni, di Gallipoli (LE)
-entrambi finiti in carcere nei mesi scorsi nell’ ambito della
stessa inchiesta-, un bar pasticceria a Sasso Marconi, sull’
appennino bolognese. Il locale sarebbe stato un luogo di spaccio
e di coordinamento dello smercio di droga sulla piazza emiliana.
Le ultime 13 ordinanze di custodia cautelare sono state
eseguite a carico di quattro marocchini, quattro tunisini (tutti
clandestini), una francese di 38 anni abitante a Bologna e
quattro italiani: Maurizio De Toma, 43 anni, barese residente a
Bologna; Andrea Franchini, 24 anni, di Melendugno (Lecce);
Natale Milito, 54 anni, di Rossano (Cosenza); Roberto
Vantaggiato, 24 anni, nato a Berna e residente a Lecce.