Le tariffe dell’acqua in Italia sono
una vera e propria ”giungla”. Se mediamente sono notevolmente inferiori rispetto a quelle europee, a livello regionale e soprattutto da citta’ a citta’, infatti, ci sono notevoli variazioni. Da questo punto di vista l’Emilia Romagna e’ una Regione ”modello”.

Si passa da 0,58 euro (1.135 lire) al metro cubo di acqua di Piacenza a 1,41 euro (2.749 lire) di Forli’. Assetto idrogeologico, numero di utenti, chilometri di rete, volume di acqua e qualita’ sono tra i principali fattori che determinano questa ”variazione” nella Regione. A fotografare il ”prezzo” dell’acqua in Emilia Romagna e’ un’indagine dell’Osservatorio Nazionale Tariffe di Federconsumatori, che ha messo sotto osservazione 12 comuni. In particolare l’associazione ha esaminato questi centri urbani tra giugno e novembre del 2001. Oltre alle tariffe (sono stati prese come riferimento due tipologie di consumo familiare, 100 e 200 metri cubi di acqua ad uso domestico l’anno) l’associazione ha valutato i parametri di qualita’, in collaborazione con l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (Arpa).
”Quello che e’ emerso, in base a consumi di 200 metri cubi che corrisponde al valore medio nazionale per famiglia secondo il Ministero dell’Industria – spiega Mauro Zanini, responsabile dell’Osservatorio – e’ che all’interno della Regione esistono forti differenze tariffarie.