C’e’ un mazzo di fiori rossi sulla
scrivania dello studio del professor Marco Biagi, al primo piano della Facolta’ di Economia e commercio, presso l’ antico Foro Boario di Modena, restaurato pochi anni fa.
All’ ateneo l’ atmosfera e’ di sgomento, incredulita’ e orrore per l’ omicidio del docente.

Questa mattina, all’ inizio
di tutte le lezioni dell’ateneo, si e’ osservato un minuto di silenzio e di raccoglimento per ricordare il professore, che proprio a Modena aveva condotto (gia’ dal 1978) la sua carriera universitaria. In particolare, nell’ aula magna dell’ ateneo, dove nel tardo pomeriggio si terra’ anche la commemorazione ufficiale, in mattinata gli studenti (in piedi e in silenzio) hanno ascoltato le parole di ricordo del preside della Facolta’, professor Andrea Landi: la fotografia di Marco Biagi era proiettata sullo schermo alle spalle della cattedra.
In facolta’, Marco Biagi era rimasto anche ieri, fino a poco prima di salire sul treno per Bologna. Nel pomeriggio, in Rettorato, aveva incontrato il Rettore Gian Carlo Pellacani e il direttore amministrativo Paola Gelmini Reggiani per mettere a punto il ”Patto per l’ occupabilita’ dei laureati di Modena e Reggio Emilia”, strumento d’ avanguardia per l’ inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, che il Senato accademico ha approvato oggi con piena condivisione, e che sara’ presentato lunedi’ alle forze sociali.
”Il professor Biagi mi aveva detto che stamattina mi avrebbe inviato alcune correzioni al testo… Contava di lavorarci nella serata di ieri… Siamo affranti”, dice Paola Gelmini. ”Era sempre impegnatissimo, e quando non era in missione per i suoi diversi incarichi, era spesso nel suo studio. A volte si faceva portare una pizza in studio per non perdere neppure un quarto d’ ora di tempo – lo ricorda Angelo Gesualdi della Biblioteca di Facolta’ – Anche ieri pomeriggio ci eravamo salutati, lo avevo visto sereno”.
”All’ inizio, un anno e mezzo fa, la presenza della scorta aveva creato qualche inquietudine, poi ci eravamo abituati. Un giorno, abbiamo visto che la scorta non c’era piu”’, confida la professoressa Elisabetta Gualandri. Biagi stava lavorando anche a un convegno internazionale sulle relazioni industriali nell’ Unione europea, in programma a Modena il 19 e 20 aprile, con l’ intervento del ministro del lavoro. L’ iniziativa verra’ portata avanti dai collaboratori del docente.
A Modena in mattinata si e’ svolto anche un corteo di studenti, che manifestavano contro la riforma Moratti della scuola, ma l’ iniziativa si e’ trasformata in un monito dei giovani contro il terrorismo: ‘No al terrorismo’, era lo slogan che apriva il corteo, che si e’ mosso per la via Emilia ed e’ arrivato fino al Foro Boario. Davanti a tutti, una ragazza reggeva un mazzo di fiori, che poi ha deposto davanti alla porta del professore assassinato.