Non ci saranno risarcimenti per i danni arrecati dal nubifragio di lunedì. Non pagheranno le assicurazioni nè tanto meno arriveranno fondi dal governo non essendo stato dichiarato lo stato di calamità naturale.

Tra lunedì pomeriggio e ieri, le agenzie delle varie compagnie assicurative hanno ricevuto centinaia di segnalazioni di danni per i quali chiedevano risarcimenti. Nei casi meno gravi si tratta di cantine e garage allagati, ascensori messi ko dalle infiltrazioni e dall’umidità, solai e scale invasi dall’acqua. Ma ci sono anche casi più seri: perlopiù negozi e attività produttive che hanno avuto danni non solo alle strutture, ma anche alle attrezzature o alla merce da mettere in vendita.
A tutti, le assicurazioni hanno ripetuto la stessa cosa. E cioè che la stragrande maggioranza delle polizze non comprende questo tipo di eventi. A meno che – caso rarissimo – non sia stata inserita la specifica estensione per danni da acqua piovana. A questo punto rimane un’unica altra strada, quella del finanziamento straordinario concesso dallo Stato in caso di calamità naturale. Ma un sopralluogo di tecnici della Protezione Civile e della Provincia, ieri, ha escluso questa possibilità: non ci sono gli estremi per chiedere che venga decretato lo stato di calamità naturale.