Lezioni di grandi maestri del pensiero contemporaneo – da Massimo Cacciari a Umberto Galimberti, da James Hillman a Fernando Savater, da Gianni Vattimo a Remo Bodei – ma anche “cene filosofiche” ideate dall’Accademico dei Lincei Tullio Gregory. Mostre di Nobuyoshi Araki, Giulio Paolini, Uliano Lucas, Milo Manara, Dino Gavina e Franco Guerzoni, ma anche concerti, letture di haiku, esibizioni di calligrafia giapponese, performance poetiche, spettacoli per ragazzi, bancarelle di libri e una caccia al tesoro on line.

Sono solo alcuni dei cento appuntamenti – quasi tutti gratuiti – del secondo Festival filosofia, dedicato quest’anno alla bellezza e in programma in venti luoghi di Modena, Carpi e Sassuolo dal 20 al 22 settembre sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica e per iniziativa della Regione Emilia-Romagna, della Provincia, dei tre Comuni, della Fondazione Collegio San Carlo (che ha curato il programma) e della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena (informazioni per il pubblico al numero 059 421210 e al sito www.festivalfilosofia.it). Come nella prima edizione – che lo scorso anno, sul tema della felicità, ha registrato 25 mila presenze – il cuore del Festival sarà costituito da lezioni magistrali di grandi pensatori italiani e stranieri, conversazioni tra filosofi e artisti, testimonianze, letture, dibattiti tra filosofi, politici, imprenditori e pubblicitari. Un vasto programma di “contorno” coinvolgerà la letteratura e il cinema, il teatro e la musica. La scelta di fondo – spiegano gli organizzatori – è di non considerare il tema come esclusivo appannaggio delle “belle arti”, ma di riflettere sul ruolo della bellezza nell’esperienza contemporanea, nella definizione dell’identità, nella costruzione dei rapporti sociali e nell’immaginario comune. In particolare, a Modena si parlerà del rapporto tra bellezza, soggettività, identità e giustizia. Venerdì 20 sono in programma le lezioni magistrali di Massimo Cacciari (“Icone della bellezza”, ore 15.30 al cortile del Melograno) e Remo Bodei (“Paesaggi sublimi”, ore 17.30, chiesa di San Carlo). Sabato 21 interverranno James Hillman (“Bellezza e guerra”, ore 11 chiesa di san Carlo), Mario Perniola (“La bellezza equivoca”, ore 15, cortile del Melograno) e Fernando Savater (“Scommettere sull’immanenza”, ore 17.30 chiesa di san Carlo) mentre domenica 22 si potranno ascoltare Gianni Vattimo (“Bellezza e eguaglianza”, ore 11, chiesa di san Carlo), Piergiorgio Odifreddi (“Divine proporzioni”, ore 15 chiesa di san Vincenzo) ed Enzo Bianchi (“Vita bella, vita cristiana”, ore 17, chiesa di san Carlo). A Carpi il Festival approfondirà la relazione tra bellezza e grazia, etica ed estetica, meraviglia e immaginazione, natura e artificio. Venerdì 20 il programma prevede a Palazzo Pio la videoregistrazione di una lezione di Jean Starobinski, realizzata appositamente per il Festival, dal titolo “La letteratura e la bellezza sulla terra” (ore 16) e le lezioni magistrali di Sergio Givone (“Bellezza e libertà”, ore 17.30) e Francisco Jarauta (“Le ombre dell’identità. Autoritratti del secolo”, ore 21). Sabato 21, nel chiostro del convento di san Rocco, è in programma alle 15 la lezione di Pierangelo Sequeri su “La musica come scienza dell’anima”, mentre domenica 22 si potranno ascoltare Bruno Forte (“Mortale, salvifica è la bellezza” (ore 11, convento di san Rocco”), Marc Augé (“Finzioni ipermoderne”, ore 15, Palazzo dei Pio) e Salvatore Natoli (“Il grande stile”, ore 17, convento di san Rocco). Al Palazzo ducale di Sassuolo, infine, il Festival rifletterà sul rapporto tra bellezza e differenza e si parlerà di estetica dei corpi nelle culture e di estetica della globalizzazione. Venerdì 20 sono in programma le lezioni magistrali di Gillo Dorfles (“Per una bellezza disarmonica”, ore 16) e Giangiorgio Pasqualotto (“Ipermanenza: la forma della bellezza nell’estetica orientale”, ore 17.30). Sabato 21 si potranno ascoltare Emanuele Severino (“La bellezza e il rimedio”, ore 11), Alfonso Iacono (“Guardare con altri occhi”, ore 15), Umberto Galimberti (Il corpo in Occidente”, ore 17) e Francesca Rigotti (“La cucina filosofica”, ore 21). Domenica 22 parleranno Zygmunt Bauman (“Bellezza: un sogno da cui abbiamo paura di svegliarci”, ore 11), Rosi Braidotti (“La bellezza dissonante: il nomadismo come identità”, ore 15.30) e Umberto Curi (“Amore e bellezza: seduzione, sovversione, verità”, ore 17.30). Tre i dibattiti previsti dal Festival. Sabato 21 settembre alle 11, a Palazzo Pio di Carpi, Paolo Fabbri, Domenico De Masi e Armando Branchini si confrontano su “Il fascino della distinzione: segni e tendenze della moda contemporanea” e alle 17 Remo Bodei e Luciano Berio su “L’armonia delle forme”. Domenica 22 alle 16, nel cortile del Melograno di Modena, Gianni Vattimo e Giulio Paolini discutono di “Verità e rappresentazione”. Sabato 21 settembre alle 21, nella chiesa di san Vincenzo a Modena, è infine in programma una tavola rotonda con Remo Bodei, Carlo Galli e Giuseppe Bedeschi sul tema “Quale armonia? Le condizioni di una società ben ordinata”. L’iniziativa, che si svolge in collaborazione con il Sole 24 Ore, è condotta da Armando Massarenti.