E’ ripreso oggi il cammino progettuale portato avanti dall’Amministrazione comunale sull’ipotesi di realizzare a Modena un sistema di trasporto di massa in sede fissa, ovvero una metropolitana o una delle altre moderne tecnologie che consentono di trasportare migliaia di passeggeri per ora.

Il cammino riprende con la prima seduta di un gruppo tecnico di confronto e consultazione del quale fanno parte, oltre al Comune di Modena, tecnici in rappresentanza di enti pubblici, associazioni economiche e di categoria, ordini professionali e forze politiche. Il lavoro di questo gruppo che si affiancherà al normale percorso istituzionale, ha come obiettivo quello di definire un documento di indirizzo, sulle caratteristiche di fondo che il progetto dovrà avere, che sarà la base di riferimento per i soggetti privati interessati a concorrere per la realizzazione e la successiva gestione di un sistema di trasporti di questo tipo. La strada del project financing consente procedure amministrative ed anche progettuali abbreviate (ad esempio sulla valutazione di impatto ambientale), che potrebbero consentire entro fine del 2003 di avere già un progetto selezionato e pronto a concorrere per il finanziamento da parte del Cipe. La bozza di documento che è la base della discussione nel gruppo tecnico parte dai risultati delle recenti indagini sui flussi di mobilità nel territorio modenese. Ricordiamo che la stima, evidenziata dallo studio della Sgs, parla di 700 mila spostamenti al giorno, di cui 200 mila tra Modena e comuni del circondario e 500 mila dentro ai confini comunali. Le modalità di spostamento (analizzando il complesso dei 700 mila spostamenti e non solo quelli dentro al Comune) vedono predominare l’auto con il 78%, seguita dalla bici col 6%, l’autobus col 4,6%, a piedi il 4,4%, dai motocicli col 2,9%, la ferrovia con l’1,4% e la corriere con il 2,1%. Gli spostamenti diretti al centro di Modena sono circa 130 mila, con una attrattività del centro sul totale della mobilità pari al 20%. La previsione parla di un aumento del tasso di mobilità pari al 2-2,5% annuo, per cui nel 2005 saremo a 800 mila spostamenti ed arriveremo al milione nel 2015. Le ulteriori indagini hanno evidenziato come, con un forte miglioramento qualitativo del trasporto pubblico, sia possibile ipotizzare un aumento della quota di passeggeri sul trasporto pubblico sino al 30% del totale. La bozza di documento, oltre a riportare i contenuti dello studio di prefattibilità della Sgs, indica come fondamentale l’esigenza di dar vita a un sistema a rete, che sappia integrarsi con l’attuale trasporto pubblico e che consenta di intercettare la maggior quota possibile di traffico privato. Decisivo in questo senso è il tema dell’accessibilità al centro storico e dell’integrazione con la stazione ferroviaria. Il documento analizza poi le diverse tecnologie di trasporto già esistenti in alcune città italiane. Si tratta di sistemi tecnologicamente diversi, con differenti costi di realizzazione, ma anche funzionali per differenti livelli di passeggerei trasportati. Dunque anche la scelta della tecnologia andrà fatta incrociando i diversi fattori con le stime sulle potenzialità che il sistema modenese potrà avere.