C’ è lo specialista nella produzione di filmati, il negozio di articoli da regalo, la trattoria, il pub, il game store. C’ è il bazar, la sala giochi, il dettagliante dedicato ai bambini e l’ agenzia di
viaggi. Halloween è un nome di richiamo, e alcuni temerari commercianti della penisola in questi anni non si sono lasciati sfuggire l’ occasione di utilizzare il ‘marchio’ della famosa notte per promuovere la propria attività. Gli audaci sono 25 in tutta Italia, 25 imprese che si sono ispirate ad Halloween per scegliere la propria ragione sociale.


E’ quanto emerge da un indagine della Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese. Così, la tradizionale festa di origine celtica risulta la musa ispiratrice per 6 imprese lombarde ma anche sei campane, per tre emiliane, due pugliesi, due toscane, una trentina, una ligure,
una piemontese, una umbra, una laziale ed una molisana. Per non parlare del ‘Dolcetto Scherzetto’, azienda che a Palermo si occupa non di pasticceria come ci sarebbe da aspettarsi, ma di commercio al dettaglio di articoli da regalo, gadget e cartoleria.
I nomi? Presto detto. La festa che ha per simbolo la zucca viene di volta in volta, come naturale, adattata alle diverse realtà commerciali, e così diventa Halloween Witches Pub, Halloween Bar, Halloween Viaggi, Video Halloween, Halloween
Dream, Halloween Video Games. E se la regione in cui ci sono più imprese ‘dedicate’ alla festa celtica è, con la Campania, la Lombardia, è naturale che i lombardi ne siano tra i maggiori fan. Con il marchio Halloween c’ è un’attività di produzione video a Milano, un commercio all’ ingrosso di articoli da regalo a Lodi, un bar ristorante a Como, un caffe’ a Sondrio e, ancora, un bar a Varese ed una trattoria a Cremona. In Campania, invece, ci sono una pelletteria, una boutique ed una pizzeria a Napoli,
un negozio di oggetti d’ arte a Caserta, un venditore di tessuti a Salerno dove c’è pure un bar.
Sono infine 138 le imprese che si occupano di ‘scherzi’, li producono e li fanno, sì da poter inserire la parola scherzo nella descrizione della propria attività. La regione italiana più specializzata nello ‘scherzo’ è l’ Emilia Romagna, che
ospita addirittura il 58% delle attività imprenditoriali di questo tipo. Seguono la Lombardia con il 19,6%, il Friuli Venezia Giulia con il 14,5%, ancora la Campania con l’ 8% ed il
Veneto con il 5%. In Lombardia, infine, i più ‘giocosi’ sono a Milano (81,5% del totale lombardo e 6% del totale italiano), seguita da Como (15% lombardo). In Italia, le altre città
‘forti’ nello scherzo sono Napoli (7,2%nazionale), Roma (2,9%) e Bologna (2,2%).