Sicuramente molto piu’ dello scorso anno con un aumento medio dell’ 8,5%. Per ogni figlio a scuola, nel mese di settembre, una famiglia ha speso in media 387 euro a figlio, contribuendo ad un giro di affari complessivo che nel Paese si aggira sui tre miliardi e 626 milioni di euro.

A rilevarlo e’ l’Eurispes, che ha presentato oggi il suo ”Paniere Scuola”, con il quale prende ufficialmente avvio il ”nuovo paniere” che l’Eurispes e le principali Associazioni dei consumatori, hanno deciso di costituire per monitorare costantemente e piu’ da vicino la spesa effettiva di ogni famiglia italiana.

L’indagine dell’Eurispes rivela che per ogni figlio a scuola, a settembre, sono stati spesi in media 387 euro a famiglia, con un incremento dei prezzi di ben l’ 8,5% rispetto all’anno prima, con punte per le famiglie degli scolari delle elementari anche del 14 e del 17% al Centro e al Sud. Il costo delle spese scolastiche per l’anno in corso ha quindi subito un incremento piu’ che triplo rispetto a quello calcolato dall’Istat per la voce ”Istruzione”, che segnalava un aumento della spesa del 2,7%.

La spesa per la scuola, comunque, rilava l’Eurispes, non e’ uguale in tutto il Paese: la scuola si dimostra piu’ cara nel Centro Italia e piu’ economica al Sud. Questo e’ vero per tutti i tre tipi di scuola esaminati (elementari, media dell’obbligo e superiori) ma la differenza, in termini relativi, e’ piu’ consistente per le spese attinenti alla scuola primaria, che costa ad una famiglia milanese o romana il 21-22% in piy che ad una famiglia napoletana o barese.

Per quanto riguarda le differenze di spesa in valori assoluti, per alunno e nel complesso, fra i diversi tipi di scuola, l’indagine evidenzia che la spesa cresce con l’aumentare dell’eta’. Si passa, infatti, dai 586 euro per bambino alle elementari, ai 1.085 euro per un alunno delle medie ed ai 1.955 per un adolescente del liceo o comunque di una scuola superiore. Un ragazzo al liceo. cioe’, costa quasi il doppio della sorellina alle medie e quattro volte il fratellino alle elementari. La composizione della spesa scolastica si modifica soprattutto nel passaggio dalle elementari alle medie, mentre fra queste ultime e le scuole superiori le proporzioni si mantengono pressoche’ inalterate.