Un territorio fragile, quello italiano, costantemente sotto la minaccia di frane ed alluvioni, come dimostra quello che sta accadendo in questi giorni a seguito delle piogge intense. Sono ben 11.468 le aree del Belpaese a rischio idrogeologico molto elevato, che interessano 2.875 comuni, pari al 35% del totale, oltre uno su tre.

Questa quota sale al 43% se si considerano anche i comuni a rischio elevato. In Campania (2.504) e Toscana (2.080) e’ presente il maggior numero delle aree ad alto rischio. Il quadro e’ fornito dal ministero dell’Ambiente.
Le risorse necessarie per mettere in
sicurezza l’ Italia sono immense: si parla di almeno 50 miliardi di euro, ma il contributo pubblico potrebbe costituire soltanto il volano per un’ operazione che dovrebbe coinvolgere anche i privati che hanno interesse a mettere in sicurezza il territorio”. Il ministro ha poi messo sotto accusa i meccanismi burocratici che bloccano gli interventi. ”A 10 anni dall’ inizio dell’ applicazione della legge quadro sulla difesa del suolo ed a 3 anni dall’ erogazione delle risorse per gli interventi urgenti definiti dopo la tragedia di Sarno – ha osservato – il 30-40% degli interventi finanziati sono ancora in fase di progettazione. Cio’ rivela che molto dobbiamo ancora fare per assicurare ai cittadini un livello di efficienza corrispondente alla gravita’ dei problemi ed alle loro giuste attese”.