Natale all’insegna della famiglia, con cena del 24 e pranzo del 25 preferibilmente a casa, insieme a parenti e amici. Saranno comunque 850 mila le famiglie che sceglieranno il ristorante per il pranzo di Natale, con una spesa complessiva di 80 milioni di euro, pari a +0,6% rispetto allo scorso anno.

Per festeggiare l’ultimo dell’anno saranno invece 9,5 milioni gli italiani che sceglieranno ristoranti, locali e discoteche, facendo registrare un +12% rispetto al 2001, con una spesa complessiva di 721 milioni di euro (+15%) che si traduce in una
spesa media a persona di 75 euro.

MENU PIU’ TIPICI.
Ritorno alla tipicità per i menu scelti dagli chef dei 120 mila ristoranti della Fipe-Confcommercio:
meno salmone e altri prodotti d’importazione e più spazio, invece, sulla tavola a piatti tradizionali, pesce del Mediterraneo e frutta, quest’anno più secca che esotica. Grande attenzione anche ai vini, spesso cambiati secondo le pietanze;

TRA PANDORO E PANETTONE
Per i dolci, in crescita soprattutto la vendita del panettone artigianale, dai gusti più vari, secondo i 20 mila pasticceri della Fipe-Confcommercio: al
gelato, alla gianduia, pralinati, alla crema di zabaione e ai frutti di bosco, oltre che nella versione classica con uvetta e canditi. Il prezzo dei panettoni artigianali quest’anno oscillerà tra i 12 e i1 6 euro al chilo, poco meno del pandoro
(tra i 10 e 15 euro).
Riprendono quota anche i consumi di dolci tradizionali delle diverse regioni italiane. In generale, si vende più il panettone classico che il
pandoro e più i torroncini delle stecche di torrone classico.
Per brindare, lo champagne resiste ma lo spumante italiano continua a guadagnare consensi.