Le patatine fritte non sono cancerogene: lo afferma un gruppo di scienziati svedesi e americani, che dopo un anno di verifiche hanno assolto l’acrilamide sviluppato dalla frittura degli alimenti ad alto contenuto di carboidrati.


La ricerca smentisce l’allarme lanciato un anno fa da un rapporto dell’Istituto svedese per la nutrizione e dall’Università di Stoccolma. Il rapporto aveva annunciato al mondo che dagli alimenti ad alto contenuto di carboidrati,
sottoposti a frittura ad alta temperatura, si sviluppava una quantità abnorme di acrilamide, una sostanza ad alto rischio cancerogeno.

Per verificare questa ipotesi, un gruppo di ricercatori svedesi e americani hanno realizzato un’inchiesta su 1500 soggetti, alcuni ammalati di cancro, altri sani. I partecipanti sono stati sottoposti a un esame dettagliato delle abitudini
alimentari, da cui è risultato che nessuno, tra i grandi consumatori di alimenti che contengono acrilamide, corre un rischio particolare di contrarre un cancro dell’intestino, un cancro urinario o renale.

I risultati dello studio, riporta oggi la stampa svedese, saranno pubblicati dal British Journal of cancer.