Il sindaco di Modena, Giuliano Barbolini: “Sull’Alta velocità fatte scelte senza mai consultare il Comune. Ora attendiamo risposte sui costi e sui tempi di realizzazione”.


“A decisione avvenuta, il Comune di Modena è stato informato che il Consiglio dei Ministri ha ritenuto di approvare alcune modifiche al tracciato della linea ferroviaria ad Alta velocità nel territorio modenese. E da sottolineare come ogni valutazione di merito su quanto deciso dal Governo sia per il momento impossibile poiché, nel corso di questa unilaterale riflessione, nessuno ha coinvolto né il Comune di Modena, né gli altri enti locali interessati. Tale mancato coinvolgimento determina una evidente ferita nei rapporti tra istituzioni, e sul piano della correttezza formale, e su quello del merito.

Ciò posto, e pur nella frammentarietà degli elementi di conoscenza, ci sono alcune valutazioni che è comunque doveroso formulare. L’ipotesi approvata dal consiglio dei ministri non sembra discostarsi molto da altre soluzioni, a suo tempo valutate e sempre scartate. Quanto deciso dal Consiglio dei ministri modifica poi quanto stabilito a suo tempo nella Conferenza dei servizi (sede in cui anche questa nuova determinazione dovrà comunque ottenere il visto).

Il Comune di Modena è ovviamente interessato a conoscere se, e in che aspetti, le nuove ipotesi mettano di fatto in discussione gli accordi già siglati che prevedevano importanti impegni sugli assetti del sistema infrastrutturale del territorio.

C’è poi un terzo versante che va pure sottolineato. I cantieri avviati hanno evidenziato l’estrema complessità dei progetti e dei lavori legati all’Alta velocità. Ma al momento non è per nulla chiaro quali benefici di maggiore tutela (o minore impatto) deriveranno, per la quadra di villa Vandelli, dalle nuove soluzioni prospettate, stante il fatto che la nuova soluzione dovrà comunque raccordarsi con i lavori già realizzati.

A benefici che si è in attesa di conoscere, si affiancano invece maggiori oneri, secondo prudenziali stime circolate in questi mesi, per almeno 300 miliardi di vecchie lire. Da valutare è infine di quanto si allungheranno i tempi del cantiere e quindi della messa a regime di tutta l’opera.