”In pochi anni sono morti nell’Accademia di Modena 4 cadetti, più di quanti militari italiani siano deceduti nei teatri operativi. C’è ovviamente
qualche problema da risolvere, non di poco conto. Serve una commissione d’inchiesta”. Lo afferma Falco Accame, presidente dell’Anavafaf, un’associazione che tutela i familiari delle
vittime delle forze armate, a proposito della morte del giovane cadetto albanese.


Secondo Accame, ”può trattarsi di insufficiente capacità nella selezione dei cadetti; può darsi che ci sia una sorta di rambismo nell’addestramento che crea un eccesso di stress tra i giovani; può darsi che ci sia carenza nella gestione disciplinare; può darsi che il personale di governo dell’Accademia presenti delle insufficienze”.

“Comunque sia – aggiunge – occorre al più presto nominare una commissione d’inchiesta, al di fuori dell’ambito del ministero della Difesa, che includa psicologi, psicanalisti e medici civili”. ”Se necessario – aggiunge l’Anavafaf – si può arrivare a sospendere per qualche tempo le attività in Accademia, in modo di ristabilire le condizioni di serenità tra i
cadetti”.