Dichiarazione del presidente della Provincia di Modena, Graziano Pattuzzi, sulle modifiche al progetto della linea ad Alta capacità ferroviaria.


Poco più di un mese fa mi ero permesso di affermare che l’annuncio del ministro Giovanardi e il dibattito che si stava svolgendo a proposito delle modifiche al progetto della linea ad Alta capacità ferroviaria nel territorio reggiano e modenese non rappresentavano un bel esempio di chiarezza nel rapporto tra pubblica amministrazione e cittadini. Visto che tutto si basava sui “si dice” o sui “secondo me”, su una strategia di annunci a cui, poi, non si capiva bene quali atti formali dovessero seguire.

Passano poche settimane e ci troviamo di fronte a un altro annuncio, questa volta a due voci: il solito ministro (che ricordavamo con la delega ai Rapporti con il Parlamento) e addirittura il Soprintendente regionale che, noto per la sua inflessibilità e il suo rigore, si esibisce questa volta nel primo vincolo superato in conferenza stampa.

Unica nota comune rispetto ai due annunci, oltre al mancato coinvolgimento degli enti locali da parte del governo, il ribadire che non serve una nuova Conferenza dei servizi per modificare le decisioni assunte in quella conclusa nel luglio del 1998.

Visto come è andata con il primo annuncio, mi permetto di suggerire che forse sarà opportuno farla questa Conferenza dei servizi se vogliamo davvero fare chiarezza su costi e tempi degli interventi che si vogliono realizzare.

Non entriamo nemmeno nel merito delle nuove proposte di Giovanardi, che ribaltano completamente quelle dell’annuncio precedente. Sarebbe inutile tornare ad aprire un dibattito sui giornali basato sui “si dice” o sui disegnini.

Vediamoli questi progetti e valutiamo se e come possono migliorare il passaggio sul nostro territorio di un’infrastruttura che, però, non possiamo rischiare diventi un cantiere infinito, bloccato dal periodico annuncio di una modifica del progetto.