Dimenticare Melbourne. Soprattutto dimostrare che la ‘defaillance’ australiana è stata solo un
episodio che non scalfisce una superiorità che, sulla carta, resta indiscussa. Per farlo serve la 160/a vittoria della storia per la Ferrari che sbarca in Malesia, dove l’anno scorso interruppe un dominio assoluto sulla pista di Sepang e patì la peggiore sconfitta della stagione, una doppietta Williams-Bmw.


Questa volta la Ferrari non ha intenzione di mandare anticipatamente in pista la F2003-GA che ai primi passi ha fatto faville. L’ intenzione è di portare in Brasile ancora la F2002, per far debuttare la neonata a Imola, prima gara europea, il 18 aprile.

Lo dimostra il lavoro della prossima settimana a Barcellona, dove da martedì a venerdì saranno in pista una vecchia e una nuova: Luca Badeor e Felipe Massa (in Malesia schierato come terzo pilota al posto dell’italiano alle prese con i postumi dell’incidente al Mugello e che comunque lavorerà solo con la F2002), mercoledì con Schumi e Badoer, giovedì con il tedesco e Barrichello che dunque esordirà sulla F2003-GA e che il giorno dopo proseguirà il lavoro tutto solo.

Il secondo esemplare è quasi pronto. Ma non c’ è fretta. La F2002 è ancora più forte delle avversarie. Come un anno fa a Sepang furono gli episodi a battere la F2001, altrettanto si
può dire della F2002 per quello che si è visto in Australia.