Nell’ambito del progetto “Parole & Musica” realizzato dal Servizio attività culturali del Comune di Sassuolo e dall’Associazione culturale G. Paolo Biasin, domani martedì 25 marzo Massimo Zamboni presenta, col sostegno delle proprie musiche, il suo nuovo libero, “Emilia Parabolica” pubblicato da “Fandango”. L’appuntamento con la musica e le parole di Massimo Zamboni è presso la sala conferenze di via Rocca a Sassuolo a partire dalle ore 21 con ingresso gratuito.

Emilia parabolica qua una volta era tutto mare di Massimo Zamboni, Editore Fandango
Una parabola sussurrata, assurda, ritmo del singhiozzare. Fatti, movimenti, giornali e lo specchio del diario che sostiene il tentativo estremo di risalita. È la parabola dell’esaltazione addormentata, del simmetrico allontanarsi, della viscida constatazione della propria incapacità.
Zamboni autore e attore, distaccato e palpitante, si lascia andare in questo lungo assolo che penetra la carne, cerca connessioni, assonanze, accompagnato dall’ineffabile consapevolezza del senno del prima.

Massimo Zamboni è nato nel 1957 a Reggio Emilia. Ha fondato gruppi musicali importanti come i “CCCP – Fedeli alla Linea” e il Consorzio Suonatori Indipendenti, CSI. Ora è un “contadino ipotetico”, compone colonne sonore per il cinema, scrive, ci ragiona su. “Emilia Parabolica” è il suo secondo libro, dopo “In Mongolia in retromarcia” uscito nel 2000 per Giunti.

Il progetto “Parole & Musica” vede impegnati altri nomi della musica italiana come Mara Redeghieri (voce storica degli Ustmamò), Franco D’Aniello e Massimo Giuntini (Modena City Ramblers) ma anche poeti come Alberto Bertoni o scrittori come Aldo Gianolio.

Nel corso delle quattro serate vengono proposte novità editoriali e musicali: dopo “Emilia Parabolica” si prosegue il 9 aprile con “Dr. Jekyll e Miss Heidi” (Mara Redeghieri e la musica degli Ustmamò). Sabato 12 aprile c’è “A Duke Ellington non piaceva Hitchcock” (di Aldo Gianolio, letture di Paolo Nori, musiche di Marco Raffaini) mentre lunedì 14 aprile si chiude con “Da Yeats agli U2” (testi poetici irlandesi tradotti e letti da Alberto Bertoni, musiche di Franco D’Aniello e Massimo Giuntini dei Modena City Ramblers).