Approvati due Ordini del giorno di maggioranza e Rc contro il conflitto in Iraq. Pollice verso per i due documenti di Forza Italia e di Alleanza Nazionale.

La guerra in Iraq spacca ancora una volta il Consiglio comunale. Chiamato a pronunciarsi su quattro Ordini del Giorno – due a firma congiunta della maggioranza e Rc con l’adesione degli assessori Alvaro Colombo e Mauro Tesauro, e due rispettivamente di Fi e An – dopo tre ore di dibattito non sa andare oltre un voto di maggioranza riproponendo la divisione politica che già la scorsa settimana aveva caratterizzato la scelta di aderire alla manifestazione per la pace promossa dalle tre organizzazioni sindacali.

Sostanzialmente diversi tra loro, anche se tutti a vario modo schierati per la pace, dei quattro documenti solo due – quelli sottoscritti da maggioranza e Rc – sono stati approvati. Pollice verso, invece, per i due Ordini del giorno di minoranza a cui non sono bastati i voti di Fi e An; netta la bocciatura sancita da Ds, Margherita, Udeur e Rc.

Illustrate in aula rispettivamente da Massimo Mezzetti (Ds) e Giandomenico Glorioso (Margherita) le ragioni della maggioranza hanno puntato dritte alla pace, alla dura e difficile via della pace contro ogni logica di guerra, falsa semplificazione di fronte ai problemi. Altrettanto decisa la richiesta rivolta al Governo di “sospendere qualsiasi sostegno politico, militare e logistico all’azione di guerra contro l’Iraq e di mobilitarsi per una concreta azione di pace” impegnando contemporaneamente la Giunta “ad attivare ogni azione necessaria al fine di realizzare progetti di accoglienza nei confronti dei profughi, a livello locale, nazionale ed internazionale”.

Di ben altro segno i due OdG sottoscritti dal Fi e An entrambi “solidali con il Governo per il suo positivo atteggiamento tenuto sino all’ultimo per evitare la guerra”.