Oggi è il “D-day” contro il fumo nei ristoranti e negli uffici, ma il divieto e le sanzioni scatteranno “operativamente” dopo un anno per permettere ai gestori di adeguarsi alle regole.

Anche così l’Italia entra in Europa dove già molti Paesi hanno da tempo preso le stesse misure con indicazioni precise e richieste da parte dei clienti di accedere alla zona preferita “smog” o “off smog”. I locali con pochi metri quadri a disposizione ove non è possibile “separare” i clienti saranno “off smog”.

Il divieto di fumo riguarderà non solo gli esercizi aperti al pubblico e i luoghi di lavoro ma anche alberghi, uffici e dove si svolgono attività creative ma anche circoli privati.
Le società che applicheranno i dispositivi di ventilazione dovranno rilasciare il “bollino” di conformità alle norme e ogni anno il proprietario del locale dovrà verificare al controllo e alla manutenzione.

Per chi si accende una sigaretta nei luoghi off-limits la multa varia da 25 a 250 euro e diventa il doppio se in presenza di una donna incinta o quando ci sono lattanti o bambini fino a 12 anni. Per i gestori che non affiggeranno il cartello di divieto di fumo la multa va da 200 a 2 mila euro.
Saranno i carabinieri dei Nas a verificare il rispetto delle norme e applicare le sanzioni.