Lo scorso anno i tecnici provinciali modenesi, con la collaborazione del personale del Reparto Volo di Bologna della Polizia di Stato, hanno effettuato alcuni sopralluoghi aerei in particolare nelle aree di pianura, lungo i fiumi Secchia e Panaro e nella zona compresa tra i Comuni di Formigine e Sassuolo, dove sono presenti diversi impianti. Hanno sorvolato cave e frantoi, eseguendo anche fotografie aeree.


La campagna di rilevamento fa parte dell’attività dell’Ufficio controlli della cave, istituito dalla Provincia a supporto dei Comuni. Al servizio hanno aderito finora i 13 Comuni dove sono presenti i maggiori poli estrattivi: Campogalliano, Castelfranco, Concordia, Fiorano, Formigine, Frassinoro, Marano, Pavullo, Polinago, Prignano, Riolunato, Sassuolo e Zocca. Modena esegue i controlli autonomamente.

Nel 2002 sono stati eseguiti quasi 250 sopralluoghi compresi quelli di polizia mineraria che si concentrano soprattutto sul rispetto delle norme di sicurezza dei cantieri e dei versanti. I controlli hanno riguardato tutte le 50 cave e i 34 frantoi presenti nel territorio provinciale con una media di un controllo ogni due mesi per ciascuna cava. Attualmente il settore impiega quasi 200 addetti.

Durante i sopralluoghi non sono state rilevate gravi infrazioni e le prescrizioni imposte in via preventiva ai proprietari e l’intensificazione dei sopralluoghi hanno portato a un deciso miglioramento della situazione.

Oltre ad accertare il rispetto dei piani estrattivi approvati dai Comuni, vengono costantemente monitorati lo stato di avanzamento dei lavori e l’attuazione delle opere di ripristino delle aree esaurite. Per quest’anno la Provincia intende aumentare i controlli e rafforzare la collaborazione con le amministrazioni comunali.