Via libera dal Consiglio al consuntivo 2002. L’importante documento d’esercizio, illustrato in aula dal Vice sindaco e assessore alle finanze, Ennio Cottafavi, ha raccolto il parere favorevole di tutti i gruppi della maggioranza – dai Ds alla Margerita, all’Udeur – e il voto contrario di Fi e An, oltre che, sia pure con motivazioni diverse – del gruppo di Rc.

Quello licenziato dal Civico consesso – ha sottolineato Ennio Cottafavi – è un consuntivo di forte significato politico e contabile: crescono i servizi e le infrastrutture in un quadro di sostanziale conferma della spesa.

Chiuso di fatto a pareggio – l’avanzo è di poco superiore ai 280 mila euro – l’esercizio ha registrato investimenti in opere e infrastrutture pubbliche per oltre 90 milioni di euro mentre sul fronte dell’offerta di servizi è stata l’area del welfare a registrare gli incrementi più significativi: i posti nido e scuole dell’infanzia in un anno sono passati rispettivamente da 1.220 a 1.270 e da 2.780 a 2.848 mentre sul fronte delle politiche a sostegno della famiglia i dati principali registrano un incremento di 410 utenti aggiunti nel servizio sociale di base mentre per quanto riguarda gli assegni cura riservati agli anziani è stata raggiunta quota 358.

Si conferma, dunque, la linea per uno sviluppo selettivo dell’offerta con una contemporanea tendenziale riduzione del divario tra entrate ed aumento delle spese. Forte è stato in questo senso l’apporto fornito dall’azione innovativa prodotta sul fronte dell’impegno delle risorse, così come per quanto riguarda il perseguimento di maggiori livelli di efficienza attraverso anche azioni strutturali.

Al netto dei servizi che dal 2002 sono usciti dalla gestione diretta, l’incremento della spesa corrente è stato di 1,47 milioni di euro pari allo 0,8%, meno di un terzo dell’inflazione reale. Anche per quanto riguarda le entrate, il capitolo delle correnti registra un incremento del 3%, lo stesso dei consuntivi 2000 e 2001. Modesto l’incremento delle tariffe, finalizzato al parziale recupero dell’incremento effettivo dei costi del personale e dei servizi.

Forte, infine è stata l’azione per la riduzione del costo del debito, sia attraverso un basso ricorso all’indebitamento che per l’introduzione di misure di ristrutturazione del debito stesso raggiungendo al termine del 2002, un indice di incidenza sulle entrate correnti pari all’1,7% contro il 5,1% della media regionale.