Sono sul piede di guerra i 300 mila agenti di commercio, che per protesta contro il blocco dei pensionamenti anticipati, minacciano di sospendere il pagamento dei contributi previdenziali all’Enasarco, l’ente che eroga una pensione integrativa obbligatoria.

La contesa nasce dalla decisione dell’ente di bloccare i pensionamenti anticipati, aumentare i contributi e intervenire sul calcolo delle pensioni per coprire il buco di 100 milioni di euro nella gestione previdenziale.

A denunciare il tentativo di stretta sulle pensioni è la Federagenti, il sindacato maggiormente rappresentativo dei rappresentanti di commercio, che chiede l’intervento del ministro Maroni ”per evitare che gli amministratori dell’Enasarco tirino ulteriormente la corda”.