L’eccezionale magra del Po sta mettendo in crisi il sistema irriguo nel modenese, dove sono in secca anche i fiumi Secchia e Panaro.

Nel modenese le pesanti difficolta’ del sistema iriiguo sono causate dalla grande siccita’, con temperature molto al di sopra della norma e precipitazioni pressoche’ nulle, che dallo scorso mese di maggio si sono manifestate solo con piogge sporadiche e temporali molto circoscritti, a volte violenti e associati a grandine:
”Questa situazione, qualora perdurasse, rischia di pregiudicare seriamente la stagione irrigua, che vede la massima richiesta idrica da giugno fino a tutto il mese di luglio”, spiega l’ing. Gianni Chiarelli, direttore generale del Consorzio di bonifica Burana che si estende su una superficie di oltre 200 mila ettari tra le province di Modena, Mantova, Ferrara, Bologna e Pistoia e che ha una movimentazione annua d’acqua di oltre 400 milioni di metri cubi.

In particolare sul fiume Secchia gia’ da oltre due settimane non c’e’ piu’ la disponibilita’ idrica sufficiente per il funzionamento degli impianti Bozzala (localita’ San Prospero) e Chiavica (localita’ Sorbara) e si e’ potuto sopperire al problema con un’ integrazione d’acqua proveniente dal fiume Po attraverso il canale Diversivo di Cavezzo. Sul fiume Panaro alla presa di Vignola la quantita’ d’acqua disponibile e’ ridottissima ed รจ ben al di sotto delle richieste. Si cerca di far fronte all’emergenza ricorrendo alla turnazione degli utenti. Gli impianti di Destra Panaro sono ancora tutti funzionanti, anche se al limite delle quote idriche di pompaggio. La carenza d’acqua nei fiumi dai quali il Consorzio attinge consente la derivazione solo a quote idriche molto basse, per cui gli impianti consorziali sono costretti a funzionare alla massima potenza, con ripercussioni sui consumi energetici e quindi con sensibile aumento dei costi.