Una quindicina di appartenenti ai Carc hanno chiesto ”liberta’ per i compagni arrestati”
nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Napoli per
associazione sovversiva. Lo hanno fatto organizzando un presidio di protesta in piazza Torre a Modena, davanti al monumento ai
caduti.


La scelta del luogo aveva scatenato in citta’, gia’ all’annuncio del sit in, una polemica. L’Anpi, in una lettera, aveva chiesto al sindaco, al questore e al prefetto di impedire la presenza dei Carc davanti ad ”un simbolo inviolabile”.

Gli aderenti ai Carc, fra i quali il modenese Enrico Levoni, indagato dai pm napoletani per associazione sovversiva, si sono radunati in una piazza Torre preventivamente transennata dal
Comune. Questo ha loro impedito di avvicinarsi al monumento circondato da una decina di agenti della Digos di Modena e di carabinieri. Il volantinaggio si e’ svolto senza nessun problema
di ordine pubblico. ”Ci muovono accuse infondate – ha detto Levoni – vogliono metterci in difficolta’ costringendoci, se necessario, a entrare in clandestinita’ per portare avanti il nostro progetto, quello di sovvertire il potere della borghesia
imperialista”.