Un pellegrinaggio di parenti, amici e conoscenti, ma anche di tanta gente comune, ex pazienti che avevano creduto nella sua terapia anticancro ricevendo da lui più di una parola di speranza.

Alcune centinaia di persone hanno fatto visita questa mattina alla salma del Prof. Luigi Di Bella, morto ieri mattina a 91 anni all’Ospedale Estense di Modena dove era ricoverato da fine maggio. La camera ardente era stata allestita nel vicino ospedale civile di Sant’Agostino, presenti tra gli altri i due figli del professore, Giuseppe e Adolfo, l’avvocato Enrico Aimi che curò a fianco di Di Bella la battaglia sulla somatostatina, il sindaco di Modena Giuliano Barbolini, alcuni colleghi di Di Bella.

Per l’ultimo saluto al professore, hanno portato fiori e preghiere. Nella camera ardente i visitatori hanno lasciato la propria firma in un libro e hanno ricevuto una foto ricordo di Di Bella.
Dietro alla foto, la scritta: “L’animo mi dice che non sono vissuto inutilmente, perchè ho fatto del bene e ho gioito per il bene fatto”. Il corteo funebre è poi partito poco dopo le undici alla volta della chiesa parrocchiale di Fanano, sull’Appennino modenese, dove si svolgono i funerali.