Illustrazioni per libri ‘immaginari‘, come i capitoli dell’opera del filosofo Andrea Bortolon, personaggio inventato dal pittore Aldo Spoldi: 21 dipinti e 30 incisioni che, con il titolo di ‘Opere morali‘, saranno esposti da domenica al 12 ottobre al Castello di Arceto, in una mostra promossa dal Comune di Scandiano.

Quello di Spoldi con i libri è un binomio forte, che da anni caratterizza il percorso dell’artista: dalla costruzione per immagini dei protagonisti della grande letteratura alla creazione di personaggi speciali, virtuali, autori-protagonisti dei loro testi come Andrea Bortolon, filosofo.

Spoldi, 53enne di Crema, all’inizio degli anni Settanta si è accostato all’arte concettuale e alle esperienze teatrali e performative e nel 1978 ha esposto a Milano nella sua prima personale. Il suo lavoro è caratterizzato dal tentativo di superare il rigore dell’arte concettuale attraverso la figura disegnata e composta di molteplici frammenti. La pittura è per lui uno strumento capace di ribaltare la logica del concetto in un sottile gioco di ironia.

Oltre a molte esposizioni personali, Spoldi è stato invitato alle Biennali di Parigi e Venezia. Docente all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove ha dato vita con alcuni studenti al rogetto ‘Cristina show’ pubblicato anche in un volume, l’artista ha composto due opere liriche, ‘Enrico il Verde’ e ‘Capitan Fracassa’, rappresentate nel 1987 e nell’ ’89.

Spoldi ha pubblicato i libri ‘Oh bella ciao!‘ (Milano 1986) e ‘Lezioni di educazione estetica. Manuale per divenire artisti‘.