Con settembre, Telefono Blu stila il quinto ed ultimo rapporto sui casi di vacanze difficili o vacanze rovinate, cioè sui disagi subiti dai turisti durante le loro ferie.

A partire dal 20 giugno, sono giunte dal web (telefonoblu e viaggiatore) 9980 segnalazioni, e per telefono 5115 chiamate, per un totale di oltre 15 mila casi e più di 14 mila famiglie coinvolte: un trend in ascesa del 3% rispetto allo scorso anno. Ancora, nelle prime due settimane di settembre, le segnalazioni sono state circa un centinaio al giorno.

IL 31% delle chiamate giunte ai centralini – hanno spiegato – riguarda un viaggio pacchetto o di viaggio acquistate: disdette, contratto non rispettato, fallimento agenzia, non corrispondenza rispetto alla promesse sono i casi
ricorrenti. IL 20% delle proteste riguarda invece problemi con i vettori: disagi negli scali, overbooking, valigie perse, aerei che non partono. C’è poi un 18% di proteste che riguardano la
qualità dei servizi in Italia e un 12% di lamentele per problemi legati alla città turistiche italiane (multe, mancanza parcheggi, mancanza informazioni). Ma c’è anche un 9% di reclami per inquinamento ambientale o acustico e un 7% che ha segnalato il caro prezzi, in particolare di bar, ristoranti e locali vari.

Il maggior numero di chiamate, come tradizione, è arrivato
dalla Lombardia (19%), seguita da Lazio (14%), Emilia Romagana (10%), in coda Sicilia, Calabria e Puglia con il 4%.