”Creare una rete intorno ai malati di Alzheimer e alle loro famiglie: una rete di supporto e di aiuto con centri diurni e assistenza domiciliare integrata, e una rete di persone, che formino un’alleanza terapeutica. Non possiamo più lasciarli soli!”. E’ l’appello lanciato dalla Federazione Alzheimer Italia in occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer.


Istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’Alzheimer’s Disease International, la Giornata testimonia la nascita di un movimento internazionale che vuole creare una coscienza pubblica sugli enormi problemi provocati da questa
malattia. E far sì che famiglie, medici, ricercatori socio- sanitari e organizzazioni lavorino insieme per dare risposte concrete ai bisogni dei malati e delle loro famiglie.

Quest’anno la Giornata in Italia ha un significato particolare: la Federazione Alzheimer Italia celebra il suo
decimo anniversario; è nata il 30 giugno 1993 a Milano.

”L’Alzheimer è un problema di grande e urgente rilevanza sociale.
In Italia sono più di 500.000 i malati, e tutti, insieme ai loro familiari, devono quotidianamente affrontare enormi difficoltà – denuncia Gabriella Salvini Porro, presidente della Federazione Alzheimer Italia – per gestire le conseguenze della
malattia, che non può più essere intesa come un problema solamente privato, ma coinvolgere invece l’intera comunità, chiamata a intervenire anche attraverso quegli aiuti concreti
che la Giornata del 21 settembre intende sollecitare”.