E’ il più importante ritrovamento di questo tipo avvenuto nella zona a Sud del Po. Gli studenti dell’Ateneo modenese partecipano allo scavo del Museo Archeologico.


Come organizzavano i loro villaggi gli uomini delle terramare, la più antica civiltà padana? Come abitavano e con quali riti oltrepassavano la soglia della morte? Una risposta a questi interrogativi potranno darla anche le centinaia di tombe e reperti emersi a Casinalbo, dove le ricerche condotte dal Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena, in collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia e con il concorso del Comune di Formigine, hanno portato alla scoperta di un’importante necropoli dell’età del bronzo, risalente ad un periodo compreso fra il 1500 e il 1200 a.C.

Effettuato su concessione del Ministero per i Beni Culturali, lo scavo archeologico ha finora portato alla luce circa 400 tombe. Si tratta di una scoperta di eccezionale rilevanza archeologica per qualità e per quantità dei resti recuperati. Mai, prima d’ora, era stata trovata una necropoli tanto rilevante per antichità e consistenza nella zona a sud del Po.

Allo scavo, diretto da Andrea Cardarelli, docente di Preistoria e Protostoria all’Università di Modena e Reggio Emilia e consulente scientifico del Museo Archeologico, hanno partecipato molti studenti universitari del corso di laurea in Scienze dei Beni Culturali, che hanno lavorato con gli operatori archeologi del Museo. La collaborazione fra Università e Museo rappresenta un punto di forte interesse per il Corso di Scienze di Beni Culturali.

La possibilità di partecipare alle ricerche e alle attività culturali del Museo è per gli studenti un’opportunità che non trovano facilmente presso altri Atenei, rappresenta un’utilissima palestra per passare dalla teoria alla pratica e acquisire conoscenze dirette sul lavoro nell’ambito dei Beni Culturali. Per il Museo la possibilità di coinvolgere gli studenti nelle attività di ricerca e divulgazione è un’ulteriore occasione per confermare il proprio ruolo costruttivo nella formazione e nella produzione culturale sul territorio.