Le cellule staminali del fegato possono dare vita anche al pancreas. La scoperta, annunciata a Venezia, in occasione del Congresso dell’Associazione Europea Europea per gli Studi sul Fegato (Easl), potrebbe aprire la strada per una cura innovativa del diabete nell’uomo.


Le sperimentazioni, condotte sugli animali con successo, sono state effettuate da Sanjeev Gupta, responsabile del Centro di Epatologia e Ricerche sul Fegato all’Albert Einstein Institute di New York il quale ha prelevato le cellule staminali dal
fegato di animali e dopo averle trattate geneticamente le ha reintrodotte nella milza o nella vena porta.

Le cellule hanno dato vita ad un microscopico pancreas, l’organo che produce
l’insulina, l’ormone che manca nelle persone diabetiche. Dopo le ricerche condotte sugli animali si pensa dunque di trasferire quanto prima i test all’uomo.

”Le ricerche illustrate da Gupta
– commenta Patrizia Burra, ricercatrice dell’Istituto di Gastroenterologia e Trapianto di Fegato dell’Università di Padova, vice presidente della Società Europea dei Trapianti – possono dare l’idea di essere fantascientifiche. Infatti, è il fegato che diventa costruttore del pancreas.

Se pensiamo alla dimensione del diabete e alla sua inarrestabile crescita, ci si rende conto che le ricerche sono veramente importanti. Il fegato
sta diventando una piccola farmacia perchè con le sue cellule staminali, particolarmente trattate, non solo potrà curare, se tutto andrà bene, il diabete ma anche produrre sostanze antivirali contro il virus B responsabile di quella piaga che è
la cirrosi. La strada del prelievo delle cellule staminali dal fegato renderà, un giorno, inutile l’utilizzo delle cellule fetali ed embrionali”.

Gupta ha spiegato che il procedimento inizia quando si ha a disposizione un fegato da cadavere non ritenuto idoneo per un trapianto. Pur non essendo adatto ad essere trapiantato, questo
fegato può essere trattato e fornire cellule staminali. Queste cellule ricevono in laboratorio un comando genetico di fattori di differenziazione e danno origine a nuove cellule. A questo punto, le cellule nuove vengono inserite nell’organismo del
paziente seguendo la strada della vena porta o della milza. Se il segnale dato alle cellule riguarda il pancreas, queste cellule si assemblano e danno vita lentamente ad un microscopico pancreas che si mette subito a produrre l’insulina.