Le ferite si rimarginano più lentamente se il paziente è un fumatore. E’ questo il risultato
di uno studio fatto da ricercatori danesi pubblicato oggi sul mensile ‘Test-sanità’.


Per la ricerca sono stati utilizzati 78 volontari, 48
fumatori e 30 non fumatori. A 24 appartenenti al primo gruppo è stato imposto di non fumare nelle quindici settimane in cui è durato l’esperimento. A tutti è stata praticata una ferita superficiale di cui è stata costantemente seguita l’evoluzione.

Secondo i risultati diffusi oggi le ferite si sono infettate o si sono riaperte nel dodici per cento dei fumatori, mentre tra i non fumatori solo per il due per cento c’è stata un’infezione e nessun caso di riapertura della ferita. Nessuna differenza è
stata rilevata nelle reazioni tra i fumatori e coloro che avevano rinunciato alla sigaretta solo in coincidenza con l’avvio dell’esperimento.