Incidenti stradali in crescita nel
2002. L’introduzione della patente a punti ha pero’ invertito
questo trend, facendo registrare nei primi tre mesi di
applicazione una flessione del 30%. Lo sostiene una ricerca Aci
e Istat, secondo la quale nel 2002 gli incidenti stradali sono
stati 237.812, con una crescita dell’1,1% rispetto al 2001.

Lo scorso anno le vittime della strada sono state 6.736, in aumento dell’0,8% sull’anno precedente e i feriti 337.878 (+1%). Una piaga che in Italia ha un costo sociale annuo superiore ai 34 miliardi di euro (quasi 66 mila miliardi di lire), pari al 2,7%
del Pil.

Queste cifre caratterizzano il volume 2002 sugli incidenti stradali elaborato dall’Aci e dall’Istituto di Statistica, presentato oggi al Salone Internazionale della Sicurezza Stradale in programma sino a domani a Veronafiere. Dalle strade arriva un autentico bollettino di guerra, con 652 incidenti, 18
morti e 926 feriti nel giorno medio. Il 76% degli incidenti con il 43% delle vittime si verifica, secondo il lavoro Aci, sulle strade urbane, solo il 6% sulle autostrade, con l’11% di morti.

Luglio e giugno i mesi piu’ a rischio, venerdi’ e sabato i ”giorni neri”, le 18 l’ora a maggior pericolo di incidente. Il periodo a piu’ alto tasso di mortalita’ resta la notte. Tra i fattori di rischio, la pioggia si rileva statisticamente piu’ pericolosa della nebbia: con le precipitazioni si sono registrati oltre 32 mila incidenti contro i 2.700 avvenuti in presenza di nebbia. Tra le cause principali, il mancato rispetto
delle distanze di sicurezza, la guida distratta, l’andamento indeciso e l’eccesso di velocita’. Piu’ di 1.800, con 64 morti e 2.822 feriti, gli incidenti dovuti all’ebrezza alcolica; oltre 2.740 (132 vittime e 3141 feriti) causati da attraversamenti
irregolari da parte di pedoni e poi ancora incidenti causati dallo scoppio o inefficienza dei pneumatici (115 sinistri, cinque morti e 173 feriti) e rottura o insufficienza dei freni (102 incidenti, sette morti 141 feriti). Le festivita’ non sono naturalmente esenti da pericoli: Festa della Repubblica,
Liberazione e Tutti i Santi quelle a maggior numero di incidenti, S. Stefano, Epifania e Capodanno quelle con meno incidenti.

La geografia degli incidenti stradali e’ tragicamente in equilibrio tra Nord e Sud. La regione con il maggior numero di
incidenti (52.491 con 999 morti e 72.183 feriti) e’ la Lombardia seguita dal Lazio (30.071; 749; 40.679) Emilia Romagna (25.797; 809; 35.992) e Veneto (19.012; 634; 26.968). Le regioni con il minor numero di incidenti sono Basilicata (818; 67; 1.385), Molise (745; 29; 1.201) e Valle d’Aosta (453; 21; 668). Roma con 21.580 incidenti, Milano (15.229) e Torino (5.470) guidano la classifica delle citta’ con il maggior numero di sinistri sulle strade.