Fine ottobre di scadenze per i contribuenti italiani. Il 31 ottobre infatti è il termine ultimo per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi
online, del 770/2003 ordinario e perla rettifica di eventuali errori attraverso il 730 integrativo.


Per trasmettere telematicamente Unico 2003 il contribuente può rivolgersi agli uffici dell’Agenzia delle Entrate o agli intermediari (commercialisti, ragionieri, Caf, etc.) oppure effettuare direttamente – senza alcuna spesa e senza muoversi da casa – la presentazione della dichiarazione dei redditi utilizzando il sito dell’Agenzia (www.agenziaentrate.it., alla
voce Fiscooggi).

La procedura è semplice: innanzitutto è necessario ottenere il codice Pin, per ricevere il quale è sufficiente collegarsi alla sezione Servizi-Servizi telematici del sito o direttamente al sito fisconline.agenziaentrate.it. Il codice è formato da 10 cifre: le prime 4 sono fornite immediatamente on line o presso gli uffici; le restanti 6 e la relativa password vengono inviate all’indirizzo del
contribuente, tramite Postel, entro pochi giorni dalla richiesta. In caso di mancato recapito l’interessato deve recarsi personalmente presso l’ufficio locale dell’Agenzia. Il titolare di codice Pin, al suo primo accesso al servizio, dovrà poi modificare la password, che gli è stata originariamente attribuita dall’Agenzia delle Entrate, necessaria per accedere alle sezioni protette di Fisconline.

Sempre il 31 ottobre scade il termine per la presentazione
del modello 770/2003 ordinario che, a differenza di quello semplificato, può essere compreso nella dichiarazione unificata a prescindere dal numero di soggetti cui la medesima si riferisce. A ricorrere al 770 ordinario sono i sostituti d’imposta, gli intermediari e gli altri soggetti tenuti, sulla
base di specifiche disposizioni normative, a comunicare i dati relativi alle ritenute operate su dividendi, proventi da partecipazione, redditi di capitale erogati nell’anno 2002 od operazioni di natura finanziaria effettuate nello stesso
periodo, nonchè i dati riassuntivi relativi ai versamenti effettuati, alle compensazioni operate e ai crediti d’imposta utilizzati.

L’ultimo giorno del mese infine è l’ultimo utile per il
contribuente per correggere eventuali errori od omissioni nel proprio 730, come per esempio l’omessa o parziale indicazione di oneri deducibili o detraibili, la cui correzione comporta un maggior rimborso o un minor debito. Il modello 730, nel quale deve essere barrata l’apposita casella ‘730 integrativo’, va presentato esclusivamente a un Caf, anche se l’assistenza era stata precedentemente prestata dal sostituto d’imposta. Il contribuente, con la dichiarazione integrativa, deve esibire la documentazione relativa all’integrazione effettuata, necessaria al Caf per il controllo della conformità. Se l’assistenza era
stata prestata dal sostituto occorre produrre tutta la documentazione.