“Non è stata utilizzata alcuna fresa per eseguire i lavori di pulitura della fontana del Graziosi, tanto è vero che l’iscrizione in bassorilievo è oggi visibile più di quanto non lo fosse prima dell’intervento”.

Lo ha dichiarata l’architetto Gianfranco Macchioni, direttore dei lavori di restauro alla fontana del Graziosi, replicando ad una nota di Giovanni Selmi dei Radicali Modenesi, pubblicata oggi sui giornali.

“La rimozione degli strati di calcare che si erano depositati sul marmo è stata realizzata con appositi ‘microincisori’ senza aggredire la superficie. L’intervento particolarmente delicato e attuato nel più completo rispetto dell’opera del Graziosi, consente oggi di leggere l’iscrizione (un’incisione di pochi millimetri a cui erano in origine applicate delle placche di bronzo), relativa all’anno di realizzazione della fontana, meglio di quanto non fosse possibile prima della ripulitura”.