L’inflazione scende ad ottobre al 2,6% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. I prezzi al consumo sono pari a +0,1% rispetto al mese di settembre. Il dato di ottobre risulta in calo rispetto al 2,8 di settembre e conferma quello delle città campione. Lo rende noto L’Istat in base ai dati preliminari.

L’inflazione ad ottobre torna dunque ai livelli di febbraio 2003. L’indice armonizzato, quello cioè
comprensivo delle riduzioni temporanee di prezzo, ha invece registrato un aumento dello 0,4% su base mensile, attestandosi al 2,8% tendenziale.

Tornando all’indice dei prezzi per l’intera collettività, a far scendere l’inflazione sono stati in particolare benzina (-2,6% su base mensile) tlc e energia elettrica (-1.4% su base
mensile). Analizzando i vari capitoli, infatti, si vede come i trasporti siano calati dello 0,8% su settembre, anche se hanno segnato un aumento dell’1,8% rispetto a ottobre 2002.
A trainare al ribasso il capitolo – spiegano i tecnici dell’Istat – sono state, oltre alla benzina, le riduzioni dei prezzi delle automobili.

Forte è stata anche la flessione delle comunicazioni (-2,4% congiunturale e -3,8% tendenziale) grazie all’effetto congiunto
del calo dei prezzi dei telefoni cellulari e di una manovra tariffaria. L’energia elettrica, infine, ha contenuto il rialzo del capitolo casa allo 0,2% mensile e al 2,8% annuale.

Tra i capitoli che invece hanno mostrato i rialzi più forti
– continuano all’Istat – figurano prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,6% su settembre e +4,2% su ottobre 2002) e abbigliamento e calzature (+0,8% e +2,8%).

I dati provvisori diffusi oggi dall’Istat rappresentano il
73% delle città e oltre l’82% della popolazione. I dati definitivi verranno diffusi il 13 novembre.