Lo sciopero dei benzinai scattato ieri sera sulle strade e dall’alba di questa mattina sulle autostrade
registra una ”massiccia adesione”. L’indicazione arriva dalle stesse categorie dei gestori che hanno indetto la serrata secondo le quali sulla rete ordinaria sono chiusi l”85% degli impianti mentre su quella autostradale l’adesione arriva al 93%.

Si tratta ”di una chiusura quasi senza precedenti”,
sottolineano in una nota Fegica-Cisl, Faib-Aisa e Figisc-Anisa commentando i dati sull’adesione che ”affluiscono presso le sedi”. Sulla viabilità ordinaria, l’adesione supera l’85% su scala
nazionale ed assume – si legge nella nota – connotati ancora più evidenti in alcune zone del Paese, soprattutto nelle grandi città: da Torino (86%) a Napoli (92%), da Roma (89%) a Milano
(91%)”. Nelle autostrade, ”dove peraltro ai motivi fiscali della protesta che coinvolgono tutta la categoria si aggiunge la difficile vertenza con Autostrade sui rinnovi delle concessioni,
la partecipazione si attesta, al momento, al 93%”.

In particolare, secondo i dati dei gestori, risultano essere evidenti i seguenti dati: sulla A1 Milano-Bologna-Firenze-Roma-Napoli-Salerno-Reggio Calabria, solo 7 impianti aperti; sulla tratta A14, Bologna-Bari-Taranto, solo
3 impianti aperti; sulle tratte A21 Torino-Genova, A7 Torino-Milano-Brescia, A6 Torino-Savona, A30 Caserta-Salerno, tutti chiusi; tangenziali di Milano, Torino, Roma e Napoli, solo 4 impianti aperti.