L’inflazione ad ottobre scende al 2,6% dal 2,8% di settembre. Lo comunica l’Istat confermando le stime preliminari. L’aumento dei prezzi su base mensile è stato dello 0,1%.

L’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) ha registrato una
variazione nulla rispetto a settembre, mentre su base annua l’incremento è stato del 2,4%.
L’indice armonizzato europeo, precisa ancora l’Istat, è invece cresciuto dello 0,4% rispetto a settembre e del 2,8% rispetto ad ottobre 2002.

Tornando ai prezzi al consumo per l’intera collettività, ad ottobre gli aumento congiunturali piu’ significativi si sono
verificati per i capitoli abbigliamento e calzature (+0,7%) e prodotti alimentari bevande analcoliche (+0,6%); una variazione nulla ha riguardato invece il capitolo mobili, articoli e servizi per la casa; mentre variazioni negative si sono verificate in capitoli comunicazioni (-2,4%) e trasporti (-0,7).
Su base annua, gli incrementi più elevati si sono registrati per bevande alcoliche e tabacchi (+7,3%), prodotti alimentari e bevande analcoliche (+4,2%) e alberghi, ristoranti e pubblici
esercizi (+3,7%). L’unica variazione tendenziale negativa èstata registrata nelle comunicazioni (-3,8%).

Tra le 20 città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più alti sono stati quelli di Napoli (+3,4%), Torino e Campobasso (entrambe +2,9%). Incrementi moderati ad
Aosta (1+1,9%), Bologna, Firenze e Bari (+2,1% per tutte e 3) e Milano, Trento e Cagliari (+2,2% per tutte e 3).