Solo il 40,2% della popolazione italiana fra 50 e 64 anni è attivo. Un tasso che ci colloca all’ultimo posto in Europa per la partecipazione di lavoratori ‘anziani’ al mondo produttivo. Il dato è contenuto in uno studio del Censis per Italia Lavoro, l’agenzia tecnica del ministero del Welfare per le politiche attive per l’occupazione, che interpreta le esigenze e le criticità della fascia di lavoratori sopra i 50 anni in Italia e in Europa.


Dall’analisi, pero’, non emerge solo il ritardo del nostro Paese, ma anche una certo fermento del mercato del lavoro di questo segmento. Negli ultimi quattro anni, infatti, la fascia di over 50 e’ quella che ha registrato l’incremento occupazionale piu’ significativo all’interno del mercato del lavoro, passando da 3,89 milioni a 4,41 milioni di lavoratori, con una crescita del 13,3%. La maggior parte dei lavoratori over 50 che hanno cambiato o trovato occupazione, circa il 67%, era in possesso di un titolo di studio superiore, come la laurea o il diploma.