In cinque anni, in Emilia-Romagna sono affluiti investimenti diretti stranieri per una cifra pari a 3 miliardi e 649 milioni di euro: il 2,6 per cento del corrispondente totale nazionale e sono Bologna, Parma, Modena le provincie più ”attive” per investimenti in ingresso e uscita.

E’ quanto risulta da un’analisi di Unioncamere Emilia-Romagna che riprende i dati elaborati dall’Ufficio Italiano Cambi (Uic).
E nello stesso arco di tempo, tra il ’97 e il 2002, i residenti in regione hanno speso 7 miliardi e 187 milioni di euro per investire direttamente all’estero, facendo emergere un saldo negativo superiore ai tre miliardi e mezzo di euro, in linea con il passivo di 27 miliardi e 770 milioni registrato nel Paese.